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MEDIO ORIENTE

Ma l'Iran vuole l'arma nucleare? «No»... E (forse) anche sì

L'offensiva israeliana ha decapitato le capacità del nebuloso programma nucleare iraniano. Quali sono gli obiettivi di Teheran?
AFP
La rappresaglia dell'Iran contro Israele di sabato, 14 giugno.
Ma l'Iran vuole l'arma nucleare? «No»... E (forse) anche sì
L'offensiva israeliana ha decapitato le capacità del nebuloso programma nucleare iraniano. Quali sono gli obiettivi di Teheran?

TEHERAN - Nelle intenzioni, la giornata di ieri avrebbe dovuto segnare il primo scambio di proposte scritte, tra Iran e Stati Uniti, sul programma nucleare di Teheran. Così, ovviamente non è stato. L'offensiva israeliana scatenata venerdì scorso - scintilla che ha fatto eruttare il conflitto su quel fronte, dal sonno leggerissimo, dove si contano in pochi giorni già diverse centinaia di missili lanciati (in entrambe le direzioni) e migliaia di morti - ha letteralmente rovesciato il tavolo. Ma quanto è (o, a questo punto, era) vicino l'Iran a costruire un'arma nucleare?

Facciamo un passo indietro. L'attacco israeliano è stato senza precedenti, coordinato con estrema accuratezza da quella stessa intelligence israeliana che, oggi ancora più inspiegabilmente, si era fatta bagnare il naso da Hamas in occasione dei fatti del 7 ottobre 2023. Ma questa è un'altra storia. Israele ha colpito con precisione chirurgica non solo le infrastrutture legate al nucleare iraniano - su tutte, il sito di Natanz, un impianto dedicato all'arricchimento dell'uranio - ma anche i vertici delle gerarchie militari e alcuni "scienziati" chiave a cui era affidato lo sviluppo del programma. In altre parole, le teste pensanti. «Un'ampia decapitazione», citando il Center for Strategy & International Studies.

Torniamo quindi alle tempistiche. Perché è stato il premier israeliano Benjamin Netanyahu a motivare la decisione di colpire con il fatto che «se non l'avessimo fermato, l'Iran avrebbe potuto produrre un'arma nucleare in poco tempo». Ma poco quanto? «Forse un anno. Forse nel giro di pochi mesi». Queste le parole di Bibi. Che, in questo caso, non si discostano molto dalla realtà conosciuta. Ufficialmente, Teheran non ha armi di tipo nucleare nel suo arsenale. E sempre ufficialmente, anche Israele non ha mai confermato di averne (ma questo sembra invece essere il classico esempio di segreto che tutti sanno).

Ma l'Iran vuole l'arma nucleare o no?
Quindi, l'Iran non ha nel suo arsenale armi nucleari. Ancora più certamente, non ne ha mai testata una. Però ha il materiale e le conoscenze per, almeno potenzialmente, produrne una. E altrettanto probabilmente, la Repubblica Islamica non era mai stata, formalmente, tanto vicina alla possibilità di aggiungere l'atomica al suo arsenale. Tuttavia, le fonti d'intelligence degli Stati Uniti sono certe nell'affermare che Teheran non ha intenzione di produrre quel tipo di arma (sulla quale pesa anche una fatwa di Ali Khamenei, la Guida suprema dell'Iran).

Lo sviluppo del programma nucleare iraniano non è però privo di contraddizioni. E se l'intento è dichiaratamente pacifico - la produzione di energia o ancora gli utilizzi nell'industria medica e in quella agricola -, lo sviluppo di alcune infrastrutture, come le cosiddette "centrifughe" per l'arricchimento dell'uranio, e la non proprio totale trasparenza nei confronti dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (IAEA) ha sollevato inevitabili dubbi in merito. Parafrasando: c'è quindi anche la deterrenza verso Israele tra gli obiettivi (non dichiarati) di Teheran?

Una risposta, ovviamente, non la possiamo fornire. Ma l'impressione è che l'Iran persegua una strategia di cosiddetta "latenza nucleare", sviluppando tutte quelle tecnologie che, in caso di necessità, gli consentirebbero di riconvertire repentinamente tutta la propria capacità in ambito nucleare per sviluppare e produrre, in tempi brevi, armi nucleari.

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