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«Se non fosse passato da Lugano...»

Angelo Renzetti ricorda Alioski: «Un ragazzo eccezionale. Un affare per il Lugano? Bisognerà vederlo nel contesto, oggi è prematuro esprimersi»
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«Se non fosse passato da Lugano...»
Angelo Renzetti ricorda Alioski: «Un ragazzo eccezionale. Un affare per il Lugano? Bisognerà vederlo nel contesto, oggi è prematuro esprimersi»
«È l'esempio lampante di un giocatore che, se magari non avesse fatto tappa a Lugano, non sarebbe diventato il giocatore che è oggi»
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LUGANO - Chi conosce molto bene Ezgjan "Gianni" Alioski è Angelo Renzetti, presidente del FCL quando il calciatore illuminava Cornaredo a suon di gol e assist. Era il Lugano di Paolo Tramezzani, era il Lugano che - contro ogni pronostico - conquistava la qualificazione ai gironi di Europa League (stagione 2016/17).

Una cavalcata magnifica, che ancora oggi fa venire i brividi all'ex presidente bianconero. «Assolutamente sì, Alioski è uno dei giocatori della mia gestione che ricordo con maggior piacere. Anche perché pochi credevano in lui e le sorprese portano sempre con sé grandi emozioni», ci ha detto Renzetti.

Lugano è stato il suo trampolino di lancio...
«È l'esempio lampante di un giocatore che, se magari non avesse fatto tappa a Lugano, non sarebbe diventato il giocatore che è oggi finendo nel dimenticatoio. Si è rivelato un ragazzo eccezionale, oltre che un gran calciatore, e lo abbiamo visto recentemente anche in Nazionale».

E pensare che era giunto in Ticino per fare il terzino...
«Quella di spostarlo in avanti era stata una sorta di invenzione di Zeman. Ha capito che aveva delle qualità che potevano essere utili più avanti e la scelta, alla fine, si è rivelata vincente. Con Tramezzani, infatti, la stagione successiva, si era letteralmente scatenato. Diciamo che questa mossa è ciò che ci ha lasciato Zeman in eredità a Lugano...».

Ha fatto bene, quindi, il Lugano di oggi a farlo rientrare alla base?
«È un ottimo calciatore, una brava persona e conosce molto bene l'ambiente. Tuttavia, esprimersi oggi è prematuro: bisognerà vederlo nel contesto bianconero a campagna acquisti ultimata. Quel che è certo è che la sua esperienza tornerà utile a tutto l'ambiente bianconero. In una squadra come il Lugano è giusto puntare anche su profili di questo tipo e non solo sui giovani. Non è certo un investimento, ma è un'operazione che sicuramente potrà portare i suoi benefici alla squadra».

Alioski era giunto in Ticino nel gennaio del 2016, dallo Sciaffusa, quando l'allenatore era Zeman. È però nella stagione successiva che è letteralmente "esploso" sotto la guida di Paolo Tramezzani. Lasciato il Lugano nel 2017, l'oggi 33enne ha vestito in seguito le maglie di Leeds United, Al-Ahli e Fenerbahce.



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