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SVIZZERA

Gli aiuti per risanare gli edifici? Bastano (per ora)

Il Consiglio federale è soddisfatto di come si sta procedendo
Depositphotos (photovs)
Fonte Ats
Gli aiuti per risanare gli edifici? Bastano (per ora)
Il Consiglio federale è soddisfatto di come si sta procedendo

BERNA - Il risanamento degli edifici, responsabili di circa un terzo delle emissioni di CO2, procede sui binari giusti: parola del Consiglio federale che, nell'adottare oggi un rapporto frutto di un postulato di Bruno Storni (PS/TI), si dice soddisfatto di quanto si sta facendo, tanto da non giudicare necessari, per il momento, ulteriori incentivi finanziari.

Due studi risalenti al 2022 commissionati dall'Ufficio federale dell'energia, si legge in una nota governativa odierna, hanno analizzato, come chiesto dal deputato ticinese col suo postulato adottato dal Consiglio nazionale nel 2022, gli ostacoli al risanamento energetico degli edifici e i modelli di finanziamento per il risanamento e la sostituzione degli impianti di riscaldamento.

Le due ricerche hanno dimostrato, sottolinea il comunicato, che i principali ostacoli non sono legati alla mancanza di risorse finanziarie dei proprietari (come invece denunciato da Storni, secondo cui l'attuale sistema di finanziamento - tassa CO2 programma edifici - funzionerebbe solo per i proprietari con redditi elevati, n.d.r).

Negli studi si raccomanda quindi una maggiore informazione e consulenza, una migliore qualità dei dati sullo stato degli edifici, un'1offerta di ipoteche bancarie sostenibili che tengano conto della qualità energetica degli edifici o misure contro la carenza di personale qualificato.

Incentivi sufficienti per ora - Sulla base delle conclusioni cui sono giunti i due studi, l'esecutivo crede che, al momento, non siano necessari ulteriori incentivi finanziari per il risanamento energetico degli edifici. La Confederazione e i Cantoni mettono già a disposizione buone offerte di informazione e consulenza. Dal 2025, la legge sul CO2 rende più trasparente lo stato energetico degli edifici (obbligo dei Comuni di aggiornare i dati del Registro federale degli edifici e delle abitazioni).

Inoltre, resta da vedere come la legge sul clima e l'innovazione e la legge sul CO2 rivista con i programmi di promozione nel settore degli edifici, l'ulteriore sviluppo delle legislazioni cantonali e la maggiore trasparenza nella concessione di ipoteche per il risanamento energetico degli edifici influenzeranno il comportamento del mercato.

La situazione attuale - Il parco immobiliare svizzero è responsabile di circa il 40% del consumo energetico totale e di circa un terzo delle emissioni di CO2, poiché oltre la metà di tutti gli edifici è ancora dotata di sistemi di riscaldamento a combustibili fossili (olio da riscaldamento e gas).

La sostituzione di questi ultimi con sistemi a energie rinnovabili procede grazie alle prescrizioni minime sancite a livello cantonale, ai programmi d'incentivazione, alle offerte di informazione e consulenza e all'andamento dei prezzi dei combustibili fossili; tuttavia, per raggiungere l'obiettivo delle emissioni nette pari a zero entro il 2050 nel settore degli edifici, è fondamentale che questa tendenza positiva verso il risanamento energetico continui.

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