Cerca e trova immobili
Raoul Ghisletta

«Il grosso grasso club americano e Lugano»

Raoul Ghisletta, municipale di Lugano, propone la vendita della stadio di Cornaredo al patron del FC Lugano Joe Mansueto.
Ti-Press / Pablo Gianinazzi
Fonte red
«Il grosso grasso club americano e Lugano»
Raoul Ghisletta, municipale di Lugano, propone la vendita della stadio di Cornaredo al patron del FC Lugano Joe Mansueto.

Mentre a Lugano i canoni d’affitto crescono, la Città continua a trascurare la politica dell’alloggio. A denunciarlo è il consigliere comunale Raoul Ghisletta, che torna a chiedere conto del mancato rispetto di un impegno preso ormai dieci anni fa.

Nel novembre 2015, infatti, il Consiglio comunale aveva approvato – come controprogetto a un’iniziativa popolare – il nuovo articolo 100 quinquies del Regolamento comunale, destinato a promuovere alloggi e locali a pigioni contenute. Il piano prevedeva un impegno concreto: 10 milioni di franchi da investire nel decennio 2016–2025. A meno di sei mesi dalla fine del periodo, però, di quei fondi promessi ne è stato speso solo uno.

«Un milione è stato usato per due singole iniziative in Via Lambertenghi e all’ex Spohr di Pregassona», spiega Ghisletta in una nota stampa. «Ma non c’è traccia di un vero piano strategico, né della volontà politica di rispettare quanto votato».

Nel frattempo, la Città ha scelto altre priorità: 240 milioni di franchi per infrastrutture sportive, tra cui spicca il nuovo stadio. Proprio per far fronte al debito che questi investimenti generano, il Municipio ha annunciato un piano degli investimenti ridotto a 45 milioni all’anno, accompagnato da vendite patrimoniali per 200 milioni. Entrambi i piani sono ancora in fase di elaborazione.

Ad accendere il dibattito, è arrivata la notizia che Joe Mansueto, patron del FC Lugano e dei Chicago Fire, ha presentato pubblicamente un progetto da 650 milioni di dollari per uno stadio a Chicago, interamente finanziato con fondi privati.

Ghisletta si chiede: «Se Mansueto può finanziare un’intera arena negli Stati Uniti, perché Lugano deve indebitarsi per 114 milioni per entrare in possesso del suo stadio nel novembre 2025? Non è forse il momento di discutere seriamente la vendita dell’Arena sportiva?».

Secondo Ghisletta, la vendita dello stadio potrebbe rappresentare un’opportunità concreta per riequilibrare la politica degli investimenti, oggi fortemente sbilanciata. Liberare risorse permetterebbe di finanziare progetti vicini ai bisogni quotidiani della popolazione: alloggi a prezzi sostenibili, spazi pubblici per i quartieri, strutture culturali e aree verdi urbane.

«Non si può continuare a costruire per le élite sportive ignorando i problemi reali di chi vive a Lugano da anni e oggi rischia di non potersi più permettere una casa», conclude Ghisletta.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
NOTIZIE PIÙ LETTE
OSZAR »