Trump: «L'Iran deve rimettersi in forma». Ma il ministro degli Esteri gli chiede i danni
Il presidente americano parla al termine del vertice NATO: «Li incontreremo settimana prossima. Hanno combattuto con coraggio ma hanno bisogno di soldi»
L'AJA - «L'Iran ha combattuto con coraggio. Hanno bisogno di soldi per sistemare il paese, devono rimettersi in forma, non colpiremo il loro petrolio».
È un Trump raggiante quello che si presenta ai giornalisti che lo attendono al termine del vertice NATO. Insiste sul fatto di avere messo fuori uso i siti nucleari iraniani ed esclude categoricamente che gli ayatollah possano rimettere in piedi i loro programmi nucleari.
«Non vedo la possibilità che si impegnino ancora nel nucleare - ha detto Trump - l'America resta nel caso, se non ci sarò io ci sarà qualcun altro» ha rimarcato, annunciando un incontro «con la controparte iraniana sul programma nucleare la prossima settimana».
Il capo della Casa Bianca ha anche detto che «non penso sia necessario un accordo, non hanno più nucleare» ha voluto ribadire.
Il presidente americano ha anche sostenuto che Israele e Iran «sono stanchi, esausti. Non credo torneranno ad attaccarsi. Credo che la guerra sia finita».
Intanto però il vice ministro degli Esteri iraniano Saeed Khatibzadeh batte cassa, dichiarando che «Washington dovrà risarcire Teheran per i danni subiti ai suoi stabilimenti nucleari».
Teheran, infatti, si starebbe preparando a presentare «un reclamo alle Nazioni Unite contro gli Stati Uniti per aver causato danni agli impianti iraniani» ha detto Khatibzadeh, come riferisce Mehr.
Sulla reale entità dei danni provocati dai bombardamenti USA, chiude la questione la Casa Bianca, che in una nota ribadisce che «gli impianti nucleari iraniani sono stati distrutti e qualsiasi ipotesi contraria è una fake news. Il mondo è molto più sicuro dopo gli attacchi di precisione, decisivi e di grande successo del presidente Donald Trump contro i principali impianti nucleari del regime iraniano», viene sottolineato ancora nel comunicato.
