L'ex interista è stato accusato di aver usato troppa esuberanza nella telecronaca di ieri durante il match Inter-Barcellona
MILANO - Beppe Bergomi è finito nel mirino della critica per la sua "esuberanza" nel commentare, su Sky e TV8, al fianco di Fabio Caressa, la partita di ieri fra Inter e Barcellona. Un duello epico, un duello che rimarrà negli annali della Champions League, al termine del quale - dopo un totale di 13 gol fra andata e ritorno - a passare il turno sono stati i nerazzurri di Yann Sommer.
Una sfida, quella giocata ieri a Milano, che ha acceso e non poco i toni dell'ex interista, al quale i social - ed in particolare i tifosi delle squadre rivali - non hanno perdonato il suo modo di porsi accusandolo di scarsa compostezza. "Questi del Barcellona tutta la partita a lamentarsi!", è l'esempio di un'espressione che non è stata digerita dall'opinione pubblica.
«Faccio telecronache da 25 anni e le critiche maggiori le ho ricevute proprio dagli interisti - ha detto alla Gazzetta dello Sport - Ma Lei l'ha vista la partita? Incredibile! Come si fa a non farsi prendere dall'emozione? Lo stesso Fabio a un certo punto piangeva con me. Accanto a noi c'era Repice e ci siamo detti proprio che è impossibile rimanere distaccati».
E se in campo ci fossero state Juve o Milan, Beppe Bergomi avrebbe utilizzato gli stessi toni? «Assolutamente sì. Anche se è chiaro che dopo una vita con la maglia dell'Inter qualche sfumatura ci può scappare. Forse la parata di Sommer su Yamal nel finale l'ho sottolineata troppe volte... Ma le racconto questo episodio. Nel marzo 2019 la Juve perde 2-0 a Madrid ma nel ritorno ribalta l'Atletico con una tripletta di Ronaldo e va ai quarti di Champions. La nostra telecronaca di allora aveva gli stessi toni di quella di ieri. Pensi che due giorni dopo ero a San Siro per Inter-Eintracht di Europa League e vengo accusato dagli interisti di essere filo juventino. Ormai ci sono abituato».