Nuove speranze per le lesioni midollari: primo caso clinico italiano di recupero motorio grazie alla stimolazione epidurale.
MILANO - Sei mesi dopo l'intervento il paziente, colpito quattro anni fa da una grave lesione midollare a livello toracico basso (T11-T12) che gli ha causato una paralisi degli arti inferiori, ha camminato autonomamente per un chilometro con il solo ausilio del deambulatore e tutori.
Il caso clinico si inserisce in un percorso di ricerca avviato con il primo intervento di impianto di un neurostimolatore midollare nel 2023, eseguito dal team di neurochirurghi dell'IRCCS Ospedale San Raffaele guidato dal professor Pietro Mortini, primario di Neurochirurgia all'IRCCS Ospedale San Raffaele e ordinario di Neurochirurgia all'Università Vita-Salute San Raffaele.
Il percorso è proseguito con la pubblicazione su "Science Translational Medicine", nel 2025, dei primi risultati ottenuti su due pazienti impiantati che dimostrano l'efficacia del protocollo innovativo di stimolazione elettrica epidurale nel trattamento delle lesioni del midollo spinale.
"Con questo case study abbiamo dimostrato, per la prima volta, l'efficacia della stimolazione elettrica epidurale coadiuvata dalla riabilitazione nel ripristinare le funzioni motorie degli arti inferiori in un paziente affetto da paraplegia a causa di una lesione grave estesa al cono midollare, ovvero la porzione terminale del midollo spinale, consentendogli di raggiungere la stazione eretta e di deambulare per brevi distanze", spiega il dottor Albano.
"I risultati di questo studio - aggiunge il professor Mortini - offrono nuove speranze ai pazienti con lesioni midollari gravi che hanno vissuto un lungo periodo di immobilità, offrendo la possibilità di recuperi impensabili fino a poco tempo fa grazie all'integrazione della neuromodulazione avanzata e della riabilitazione personalizzata".