Il dirigente della Sauber - ex team principal della Rossa - ha grandi ambizioni per il futuro. «Ci siamo dati l’obiettivo di vincere nel 2030, per questo motivo il 2026 rappresenta una tappa di avvicinamento».
In questa stagione Nico Hülkenberg ha finora conquistato 16 punti, mentre Bortoleto zero.
MARANELLO - Uno dei progetti più osservati - in vista del campionato di Formula 1 del 20026 - è quello della Audi, che si appresta a entrare nel circus con un piano strutturato e ambizioso, rilevando la Sauber.
A capo di questa trasformazione c’è Mattia Binotto, oggi COO e CTO del team svizzero. Nonostante un avvio di stagione difficile, l'italiano difende il percorso intrapreso anche in virtù dell'ottimo quinto posto ottenuto da Nico Hülkenberg nell'ultimo Gran Premio, a Barcellona. «Intanto bisognerebbe definire cos'è una stagione difficile», ha raccontato il dirigente ad "Automoto.it". «Guardando la classifica lo è, ma in termini di spirito di squadra e di lavoro si tratta di un campionato che mi sta dando soddisfazione. Il 2026? Chiaramente il prossimo anno per noi significa correre con i colori e il marchio dell'Audi sulla carrozzeria, ma è un percorso continuo. Ci siamo dati l’obiettivo di vincere nel 2030, per questo motivo il 2026 rappresenta una tappa di avvicinamento».
Infine, una riflessione sul passato e su un’occasione mancata: «Hamilton ha una certa età. La Ferrari l'ha preso tardi, quando ormai era alla fine della sua carriera. L’ideale sarebbe stato poterlo avere qualche anno prima».