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INDONESIA/SVIZZERA

Svizzero espulso per raccolta fondi illegale a favore dei cani randagi

Verrà proposto l’inserimento nella lista delle persone non ammesse nel territorio indonesiano. In caso di recidiva rischia l'ergastolo
Immigrazione Denspar
Svizzero espulso per raccolta fondi illegale a favore dei cani randagi
Verrà proposto l’inserimento nella lista delle persone non ammesse nel territorio indonesiano. In caso di recidiva rischia l'ergastolo

DENPASAR - L’Ufficio Immigrazione di Denpasar, Bali, ha espulso un cittadino svizzero (con le iniziali BFM) per aver svolto attività illegali di raccolta fondi a favore dei cani randagi.

«Ha effettuato raccolte fondi senza che esistesse una persona giuridica in Indonesia», ha dichiarato R. Haryo Sakti dell'Ufficio Immigrazione Classe I TPI Denpasar, come riportato dal portale Antara News.

L'uomo è stato deportato tramite l’Aeroporto Internazionale I Gusti Ngurah Rai, mediante un volo della Qatar Airways sulla tratta Denpasar-Doha-Zurigo.

Negli scorsi giorni gli agenti dell'immigrazione avevano arrestato BFM a seguito di segnalazioni riguardanti le attività illegali di raccolta fondi.

Durante l’interrogatorio da parte della Divisione Intelligence e Controllo Immigrazione (Inteljakim), BFM ha ammesso di essere entrato in Indonesia con un permesso di soggiorno turistico. «Questo solleva il sospetto che i fondi raccolti siano stati utilizzati anche per interessi personali».

Tuttavia, il portavoce dell'immigrazione non ha specificato né l’ammontare dei fondi raccolti, né il periodo in cui è avvenuta la raccolta. Ha spiegato solo che l'uomo è stato riconosciuto colpevole della violazione della Legge sull’Immigrazione.

In base alla normativa, è stata applicata una sanzione amministrativa sotto forma di espulsione, e si procederà a proporre l’inserimento di BFM nell’elenco delle persone non ammesse nel territorio indonesiano.

La decisione di impedire il rientro di BFM sarà presa dall’Immigrazione Centrale, considerando l’intero quadro della sua situazione.

Conformemente a quanto previsto dalla Legge sull’Immigrazione, il divieto di ingresso può avere una durata massima di sei mesi, rinnovabile per altri sei mesi.

Inoltre, può essere prevista la pena dell’ergastolo per gli stranieri che siano ritenuti fonte di disturbo per la sicurezza e l’ordine pubblico.

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