Congedo parentale, stalking e due seggi per Basilea Città: il menù di oggi

Si torna al lavoro, ma prima si terrà la tradizionale "Ora delle domande"
BERNA - Riprendono nel pomeriggio i lavori alle Camere federali, col Consiglio nazionale (14.30-19.00) che inizierà la seduta con la tradizionale "Ora delle domande" per poi concentrarsi sul rapporto del Consiglio federale sulla sua gestione per l'anno 2024.
La Camera del popolo si occuperà poi di tutta una serie di interventi parlamentari di competenza della Cancelleria federale. Seguirà l'esame di diverse iniziative cantonali, tra cui quella del Ticino che chiede l'introduzione del congedo parentale nazionale.
La maggioranza commissionale propone di non dare seguito alla proposta ticinese (e a quella simile del Vallese) in quanto troppo rigide. La Commissione della sicurezza sociale e della sanità preferisce puntare su due iniziative cantonali di Ginevra e Giura, già adottate, che sono più flessibili.
Il Consiglio degli Stati (15.15-20.00) inizierà la seduta con l'esame delle divergenze sul progetto volto a introdurre lo stalking nel Codice penale.
Per i "senatori" lo stalking, in una relazione di coppia, deve essere perseguito a querela di parte. Il Consiglio nazionale vuole invece il contrario, ossia che tali atti vengano perseguiti d'ufficio.
Dopo aver esaminato una lunga serie di interventi di competenza del Dipartimento di giustizia e polizia, i "senatori" tratteranno una iniziativa cantonale di Basilea Città che chiede di poter disporre, assieme a Basilea Campagna, di due seggi al Consiglio degli Stati e di non essere più considerata come mezzo cantone nelle votazioni federali.
La Commissione delle istituzioni politiche (CIP-S) propone - all'unanimità - di bocciare la proposta. Nella sua presa di posizione, la Commissione fa notare come lo Stato federale poggi su un equilibrio federativo tra i Cantoni più grandi e quelli più piccoli. "La forza economica dei Cantoni non ha alcuna rilevanza", sostiene la CIP-S. Una eventuale modifica delle regole metterebbe in pericolo l'equilibrio tra le regioni linguistiche.