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«Colpa di estrema gravità. Ha agito per soddisfare le sue più basse pulsioni»

Condannato a sette anni di carcere il 39enne ticinese autore di violenze e abusi ai danni di moglie, ex moglie, e delle loro rispettive figlie.
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«Colpa di estrema gravità. Ha agito per soddisfare le sue più basse pulsioni»
Condannato a sette anni di carcere il 39enne ticinese autore di violenze e abusi ai danni di moglie, ex moglie, e delle loro rispettive figlie.

LUGANO - «Ha agito per puro egoismo, con l'obiettivo di soddisfare le sue più basse pulsioni e dare sfogo alla più bieca violenza» il 39enne ticinese accusato di aver commesso ripetute violenze fisiche e sessuali, tra il 2016 e il 2024, in due diversi contesti familiari. Lo ha detto oggi alle Assise criminali di Lugano il giudice Amos Pagnamenta, annunciando la sua condanna a sette anni di carcere.

L'uomo, per cui è stato ordinato anche il divieto a vita di svolgere attività professionali o extraprofessionali a contatto con minori, è stato ritenuto colpevole di una lunga serie di reati. Tra questi tentate lesioni gravi per dolo eventuale, esposizione a pericolo della vita altrui, violenza carnale, atti sessuali con fanciulli, atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere e coazione sessuale. È invece caduta l'accusa di tentato omicidio intenzionale per dolo eventuale.

Le vittime principali, lo ricordiamo, sono l'ex moglie del 39enne, la sua attuale moglie e tre bambine figlie delle rispettive donne.

«Uno schema comune» - La Corte, in primis, ha analizzato le modalità in cui è emersa la vicenda. «Le due donne non si conoscevano e si sono confrontate e scambiate confidenze via messaggi e chiamate», ha spiegato Pagnamenta. «Questo ha permesso loro di constatare uno schema violento comune, caratterizzato da ripetizione e costanza, il che le ha spinte a denunciare i fatti».

Il contenuto dei messaggi inviati dalle due è inoltre stato ritenuto del tutto credibile: «Questi scambi sono avvenuti in tempi non sospetti, prima dell'apertura del procedimento penale e prima ancora che fosse stata esplicitata l'intenzionalità di denunciare».

«Le ritrattazioni? Lui l'ha manipolata» - La Corte, al contrario, non ha assolutamente creduto alla ritrattazione dell'attuale coniuge dell'uomo, «risultando palese che lui l'ha manipolata attraverso le numerose chiamate fatte dal carcere».

Sono poi state giudicate credibili le dichiarazioni dei minori, «apparse genuine», mentre «viene difficile credere che due diverse donne possano aver manipolato tre dei loro rispettivi figli riuscendo a spingerli a rendere false dichiarazioni».

«Un velo pietoso» - Per quanto riguarda invece l'imputato «non si può che stendere un velo pietoso», ha proseguito Pagnamenta. «Non ha ammesso nulla, tacciando la sua ex moglie di pazza, calunniatrice e borderline, quando è solo lui che soffre di questo disturbo».

Le ricerche online - In riferimento agli abusi sulle bambine, il 39enne «ha poi esibito un maldestro tentativo di arrampicarsi sugli specchi. Le parole chiave da lui ricercate nei siti pornografici, come "young daughter", "baby teen", "young girl raped by her uncle" e "daughter brutally abused" testimoniano però il suo assoluto interesse nei rapporti sessuali con minori».

«Sconcertante assenza di empatia» - La colpa del ticinese è quindi stata giudicata «di estrema gravità»: «Ha agito con reiterazione, violando l'integrità fisica e sessuale di due donne e tre minorenni. Ha inoltre dimostrato una sconcertante assenza di empatia, non esitando a tacciare di bugiarde moglie ed ex moglie nonché di "manipolati" i minorenni».

Nella commisurazione della pena la Corte ha comunque tenuto conto della scemata imputabilità di grado medio rilevata dal perito psichiatrico.

Durante il dibattimento svoltosi mercoledì la pubblica accusa aveva chiesto 12 anni di carcere, più la revoca della sospensione condizionale di una precedente condanna pari a 22 mesi, per un totale di 13 anni e dieci mesi di carcere. La difesa, invece, aveva spinto per l'immediata scarcerazione dell'uomo, ritenendo sufficiente la detenzione finora scontata (488 giorni).

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