Esattamente come altre parti dell’organismo, anche i capelli hanno un ciclo di vita composto da diverse fasi che vanno dalla nascita, alla crescita, alla caduta. Per mantenere la chioma in una condizione di costante benessere è, quindi, necessario conoscere non solo la tipologia di capello che si possiede, ma anche la sua struttura e il suo ciclo vitale. Da quest’ultimo, infatti, si possono rilevare informazioni utili sullo stato di salute di follicoli e fusti, per così intervenire, ove necessario, con i trattamenti di recupero più opportuni.
Le 3 fasi del ciclo di vita capelli
Il ciclo vitale dei capelli si compone di 3 fasi regolate dalle cellule staminali del follicolo. Eccole nel dettaglio:
Fase anagen: si tratta della fase di crescita, che dura in media 2-4 anni nell’uomo e 3-7 anni nella donna, tenendo conto che il capello cresce di circa 1 cm al mese. In questa fase il capello è ben ancorato con le sue guaine, quindi per essere asportato richiederebbe uno strappo forte e deciso, accompagnato indubbiamente da dolore, ed è proprio in questo momento che avviene la formazione di bulbo, fusto, follicolo e ghiandola sebacea.
Fase catagen: consiste nel periodo d’involuzione, che dura 2-3 settimane, durante le quali le funzioni vitali del follicolo tendono ad arrestarsi progressivamente. Il capello, ormai formato, si avvicina agli strati più superficiali dell’epidermide per prepararsi alla caduta.
Fase telogen: detta anche fase del riposo funzionale, consiste nel periodo terminale del ciclo del capello e dura circa 2-3 mesi. Il capello, dal bulbo atrofico, rimane nel follicolo pilifero privo di attività vitali, quindi sosta sul cuoio capelluto per qualche settimana, prima di cadere senza comportare alcun dolore.
Alla fase telogen segue un periodo di kenogen, durante il quale il bulbo pilifero attende il rimpiazzo di fusto con un nuovo anagen. Il follicolo rimane quindi vuoto per un certo periodo di tempo, variabile da persona a persona, prima di riprendere con la crescita di un nuovo capello e il suo ciclo vitale.
In quale fase del ciclo vitale dei capelli avviene la perdita?
Perdere fino a 100 capelli al giorno è da considerarsi del tutto normale e fisiologico, ma in alcuni casi la quantità aumenta esponenzialmente e la durata si protrae oltre i tempi previsti. Le fasi del ciclo vitale del capello, in cui può avvenire una perdita più consistente di fusti, sono la fase telogen e la fase anagen e i fenomeni vengono chiamati, rispettivamente, telogen effluvium e anagen effluvium.
Telogen effluvium
Il telogen effluvium è un fenomeno che comporta una perdita di capelli superiore alla media, nella fase di riposo del ciclo vitale del follicolo pilo-sebaceo. Si tratta di una condizione del tutto temporanea, che si manifesta sporadicamente e che, solitamente, viene seguita dalla crescita di nuovi capelli. Di conseguenza, non avviene alcun diradamento definitivo della capigliatura.
Il telogen effluvium, quindi, non è in alcun modo correlato a forme di alopecia, pertanto non si formano chiazze e il diradamento non si localizza, ma coinvolge tutta la chioma. Esso si manifesta in genere a seguito di eventi traumatici dal punto di vista psicofisico, come interventi chirurgici, dimagrimenti improvvisi o eccessivi, febbre alta, terapie farmacologiche, malattie debilitanti, stress e post-partum.
Anagen effluvium
L’anagen effluvium, invece, è un fenomeno che comporta la perdita di capelli generalizzata, in occasione della fase di crescita del ciclo vitale del follicolo. All’origine possono esserci cause sia endogene che esogene ma, di solito, dipende da una lesione acuta dei follicoli piliferi, che comporta un’inevitabile caduta dei capelli danneggiati. Basta un semplice esame obiettivo per diagnosticare l’anagen effluvium, dato che si riscontra un diradamento diffuso dei capelli che, in alcuni casi, può sfociare in completa calvizie. In questi casi, il supporto di un tricologo è indispensabile per intervenire adeguatamente e limitare i danni ai capelli già altamente provati.
Soluzioni alternative all’autotrapianto: la Medicina Rigenerativa bSBS
Quando il ciclo di vita dei capelli si interrompe precocemente o i follicoli entrano in una fase di degenerazione irreversibile, è possibile intervenire in modo mirato grazie alla medicina rigenerativa. Una delle soluzioni più avanzate è rappresentata dal Protocollo di Medicina Rigenerativa Inclusiva bSBS, sviluppato da HairClinic. Questo trattamento punta a risvegliare i follicoli dormienti e a bloccare la degenerazione di quelli danneggiati, in maniera del tutto naturale e autologa, utilizzando cioè le risorse naturali del corpo del paziente. A differenza del trapianto della chioma, che agisce solo esteticamente, trasferendo follicoli piliferi da una zona all’altra del cuoio capelluto, ma lasciando all’alopecia la libertà di progredire, la Medicina Rigenerativa cura le cause della calvizie alla radice, debellandola sul lungo periodo. La medicina rigenerativa si rivela particolarmente efficace anche in caso di telogen effluvium persistente o anagen effluvium con diradamento visibile, permettendo di intervenire in modo proattivo prima che il danno diventi irreversibile.
A differenza del trapianto di capelli, il Protocollo bSBS offre numerosi vantaggi clinici e funzionali: