Si chiude un capitolo: Bellinzona pronto a passare di mano


Bentancur cederà l’ACB alla cordata ispano-colombiana
L’ex granata Mario Rosas sarà direttore tecnico, Brenno Martignoni Polti rimarrà presidente.
Bentancur cederà l’ACB alla cordata ispano-colombiana
L’ex granata Mario Rosas sarà direttore tecnico, Brenno Martignoni Polti rimarrà presidente.
BELLINZONA - La famiglia Bentancur è sul punto di vendere il Bellinzona. La trattativa per il passaggio di proprietà si concretizzerà nella giornata di venerdì, quando arriveranno le classiche firme. La totalità delle azioni del club sarà ceduta alla cordata capitanata dall’ex ACB Mario Rosas e sostenuta dal colombiano Juan Carlos Trujillo Velasquez. Dopo quattro anni intensi i Bentancur, Pablo, patron e Pablito amministratore unico, sono dunque sul punto di scendere dal ponte di comando e di lasciarsi alle spalle ambizioni, speranze ma anche i bisticci con il mondo granata.
Alla fine della scorsa settimana si era sparsa la voce - ovviamente infondata - della vendita ormai certa al gruppo svizzero-tedesco nel quale Hendrik Klein e Samuele Grigo avrebbero rappresentato il miliardario Frank Otto. Era solo un depistaggio, il finale della storia non è infatti un colpo di scena: da quando si è fatta avanti la coppia Rosas-Trujillo, l'attuale proprietà le ha sempre dato la precedenza. Questione di numeri e di opportunità. Klein&Co non erano infatti intenzionati a rilevare il 100% delle azioni: si sarebbero fermati al 75%, lasciando una quota di minoranza a Pablo e Pablito, i quali non avevano però alcuna voglia di continuare la loro avventura, in alcun ruolo. Rimarrà, invece, Brenno Martignoni Polti, punto fermo della società che continuerà a essere il presidente.
Dei Bentancur si sa tutto. Ma Trujillo? Imprenditore 47enne, ebreo sefardita (di origine portoghese) nativo di Medellín, a Villavicencio, città dove ha sede il suo Llaneros FC, lo considerano una sorta di Re Mida. O, se preferite, di dirigente illuminato. Ha rilevato un club sull’orlo della bancarotta nel 2020 e, nel giro di un quinquennio, ha risolto ogni problema finanziario, potenziato la struttura amministrativa, sistemato il centro sportivo, aumentato il numero di tesserati e formazioni gestiti e, ultimo ma non meno importante, visto la prima squadra salire di serie arrivando alla Cátegoria Primera A (la massima serie colombiana). Tale curriculum non può che far ben sperare i tifosi del Bellinzona, i quali devono però anche tenere conto che non è sicuro che tali meraviglie saranno ripetute in Ticino. Certo il nuovo proprietario ha ambizione ed è anche saggio, avendo delegato all’ex di turno Mario Rosas la direzione tecnica; come accade sempre per i giocatori, pure per lui sarà tuttavia decisivo il giudizio del campo.


















