Una buona Austria sulla strada della Svizzera
La Nazionale si gioca un posto nella top-4 della manifestazione.
HERNING - Mezzi sorrisi, sguardi ammiccanti e colpetti con i gomiti: gli incroci “prodotti” dai risultati del primo turno dei Mondiali ha soddisfatto, e anche molto, gli appassionati svizzeri.
Giustamente tra l’altro. Nei quarti di finale la Nazionale di Patrick Fischer sarebbe potuta finire contro la Finlandia o, in alternativa, contro la Danimarca padrona di casa. Le toccherà invece affrontare “solo” l’Austria (oggi, dalle ore 16.20). Così, mentre le altre big si consumeranno a vicenda - il primo “giro” a eliminazione diretta proporrà Canada-Danimarca, Usa-Finlandia e Svezia-Repubblica Ceca - il gruppo rossocrociato potrà gestirsi. Dovrà però farlo con intelligenza.
L’Austria non è infatti la classica cenerentola contro la quale anche una prestazione modesta è sufficiente per vincere. Quarti nel loro gruppo, nella rassegna iridata Raffl e soci sono stati estremamente solidi. Hanno perso male unicamente contro il Canada (5-2), avversario contro il quale hanno però mollato solo negli ultimi 10’ (nei quali hanno incassato tre reti), mentre hanno tenuto testa a Svezia e Finlandia. Contro i gialloblù erano in vantaggio fino al 55’, salvo poi inchinarsi 4-2, contro i biancoblù si sono arresi 1-2. Per il resto hanno fatto bene, dimostrando di avere pure buona tenuta mentale e di saper reggere la pressione (vedi le vittorie ai rigori contro Slovenia e Slovacchia). A rendere pericoloso l’incrocio c’è poi quella “voglia di Svizzera” che in molti, nella rosa dell’Austria, hanno. Partendo da Roger Bader, zurighese purosangue e con 25 anni di esperienza da coach degli Elite e da vice in National League, e arrivando ai vari Zwerger, Rohrer, Baumgartner, Wolf e Achermann. Questi giocheranno quasi un derby e, c’è da giurarci, sapranno trascinare i compagni. La Nazionale è favorita? Sì, ma attenzione.