L'imposta comunale resta com'è (e più fotovoltaico)

Ginevra mantiene la sua particolarità a livello svizzero, il controprogetto energetico prevale sull'iniziativa dei Verdi
GINEVRA - Con ogni probabilità Ginevra manterrà una particolarità fiscale unica in Svizzera: l'imposta comunale viene infatti ripartita fra l'ente locale del luogo di lavoro e, in misura minore, in quello dove il contribuente risiede. Dopo lo spoglio del 95% dei voti, sia l'iniziativa lanciata dall'UDC "Vivo lì, pago lì" sia il suo controprogetto fortemente voluto dall'Associazione dei comuni ginevrini sarebbero bocciati con rispettivamente il 79,64% e il 51,63% di "no".
Entrambi i testi miravano ad abolire tale pratica: con la sua iniziativa l'UDC voleva destinare l'intero gettito dell'imposta comunale al luogo di residenza. Per mantenere la solidarietà finanziaria tra comuni, il Gran consiglio ha elaborato un controprogetto che da un lato sanciva nella Costituzione il principio della tassazione unica nel luogo di residenza e, dall'altro, prevedeva una revisione della perequazione intercomunale entro il 2029. Si sarebbe dovuto in particolare tenere conto del ruolo dei centri urbani e dei costi delle infrastrutture pubbliche.
Oltre all'UDC anche il PLR e il Centro appoggiavano il controprogetto, mentre la sinistra e il partito "Libertés et justice sociale" di Pierre Maudet invitavano a respingere iniziativa e controprogetto in nome di una «giustizia contributiva tra comuni». A eccezione dell'UDC, tutti i partiti preferivano il controprogetto all'iniziativa.
Sì al potenziamento dell'energia solare - Un altro argomento sottoposto ai ginevrini riguardava l'energia solare. Stando allo spoglio del 95% dei voti, i ginevrini vogliono accelerare l'installazione di pannelli fotovoltaici nel Cantone: avrebbero infatti largamente accettato (84,23%) un controprogetto che prevede che i nuovi edifici e le grandi ristrutturazioni siano dotati di pannelli solari. Un'iniziativa più restrittiva lanciata dai Verdi liberali sarebbe invece respinta dal 57,93% dei votanti.
L'iniziativa "Per una rapida transizione verso l'energia solare" chiedeva di sfruttare appieno il potenziale del fotovoltaico nel cantone entro il 2035 attraverso incentivi finanziari e amministrativi per i proprietari di case.
Il Parlamento le ha opposto un controprogetto con obiettivi meno stringenti. PS, Verdi e Centro sostenevano l'iniziativa «in considerazione dell'urgenza della protezione del clima», mentre gli altri partiti appoggiavano il controprogetto.