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La Svizzera conclude l'accordo di libero scambio con i Paesi Mercosur

Dopo otto anni di negoziati, Guy Parmelin ha messo la propria firma sul documento. «Accordo economicamente vantaggioso».
X / Guy Parmelin
Fonte ats
La Svizzera conclude l'accordo di libero scambio con i Paesi Mercosur
Dopo otto anni di negoziati, Guy Parmelin ha messo la propria firma sul documento. «Accordo economicamente vantaggioso».

BERNA -  La Svizzera e gli altri Stati dell'AELS hanno concluso oggi un accordo di libero scambio con l'organizzazione economica sudamericana Mercosur. Lo ha indicato la stessa Associazione europea di libero scambio (AELS), precisando che i negoziati erano iniziati nel 2017.

Una portavoce dell'AELS ha confermato all'agenzia Keystone-ATS un'informazione in tal senso diffusa dalla Reuters. Stando a quanto riportato sulla piattaforma X, il responsabile del Dipartimento federale dell'economia (DEFR) Guy Parmelin si trova attualmente nella capitale argentina Buenos Aires per i negoziati.

L'accordo è economicamente vantaggioso per Berna, che vedrà le esportazioni esonerate da dazi doganali elevati applicati nella regione. Un accordo di libero scambio con gli Stati del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay) potrebbe infatti consentire risparmi doganali considerevoli per i Paesi dell'AELS (oltre alla Svizzera ne fanno parte Norvegia, Islanda e Liechtenstein), dell'ordine di 160 milioni di franchi all'anno, viene precisato sul sito web della Segretaria di Stato dell'economia (SECO).

Oltre alle intese con l'UE e la Cina, quella con il Mercosur offre il maggiore potenziale di risparmio tra tutti gli accordi di libero scambio stipulati dalla Svizzera e si colloca più o meno allo stesso livello di quello con l'India, viene sottolineato dalla SECO.

Entrambe le parti avevano già trovato un'intesa sull'essenziale nel 2019, ma vari cambiamenti politici e la pandemia di Covid-19 hanno portato a ritardi nella finalizzazione, avevano spiegato nel dicembre scorso i servizi di Guy Parmelin. Il DEFR era stato incaricato di concludere al più presto un accordo di libero scambio tra l'AELS e i Paesi del Mercosur.

Si era in seguito intuito che qualcosa si stesse muovendo: in effetti in febbraio, in occasione della sua visita in America latina, il consigliere federale Ignazio Cassis aveva affermato che l'accordo di libero scambio tra l'AELS e il mercato comune sudamericano, avrebbe potuto essere siglato già nel secondo semestre di quest'anno.

L'intesa era stata criticata per ragioni ambientali, cui si sommavano le preoccupazioni espresse dal settore agricolo. L'Unione europea, che ha siglato un accordo simile col Mercosur lo scorso dicembre, deve fare i conti con le frenate della Francia, che bloccano la ratifica del testo all'interno dell'UE.

Va precisato, infine, che la Bolivia, ultimo membro del Mercosur, non fa parte dell'intesa firmata con i Paesi dell'AELS. La Paz è entrata a far parte del Mercosur solo dopo l'inizio dei negoziati per un accordo di libero scambio e non è stata quindi coinvolta nelle trattative.

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