Tra sorpassi col rosso e risse sfiorate, gli abitanti del villaggio protestano. Anche perché il cantiere durerà circa un anno e mezzo.
MERGOSCIA - «C'è gente che ha aspettato anche mezz'ora a quei semafori. Non è normale». Di fronte abbiamo un abitante di Mergoscia. È furioso. Ce l'ha col cantiere a cavallo della galleria che porta al villaggio del Locarnese. I lavori, partiti un paio di settimane fa, sono stati commissionati dal Comune di Tenero-Contra e dureranno circa un anno e mezzo.
«Stanno sclerando tutti» – «E noi – si chiede un altro residente – dovremmo continuare così per tutto questo tempo? Stanno sclerando tutti. C'è anche chi passa col rosso, causando pericoli per la viabilità. Qualche giorno fa si è sfiorata la rissa. Mi domando perché al posto dei semafori non mettere magari degli addetti alla sicurezza con radioline».
A cosa servono quei lavori – «I lavori in questione – evidenzia Davide Martini, responsabile del Servizio approvvigionamento idrico di Tenero-Contra – servono ad ampliare la condotta dell'acqua potabile per portare più acqua a Tenero dalle sorgenti di Mergoscia. Inoltre per interrare i cavi dell'alta tensione. Il traffico dunque, fino a nuovo avviso, può procedere solo su una corsia. Ecco perché sono stati introdotti i semafori».
Le verifiche – Semafori che stanno sollevando diverse polemiche. Alcune lamentele sono arrivate ovviamente anche al gerente di Mergoscia e al Comune di Tenero-Contra. «Ci siamo subito recati sul posto – precisa Martini –. E in collaborazione con la ditta che svolge i lavori abbiamo fatto dei test per capire se ci fossero problemi tecnici ai semafori. Ebbene, tutto sembra funzionare alla perfezione. Nessun guasto. I tempi di attesa mediamente variano dai quattro ai sette minuti».
Preoccupazione per l'estate – A Mergoscia, paese che ha poco più di 200 abitanti, tuttavia c'è gente che sembra esasperata. «Continuiamo ad aspettare ben oltre i 7 minuti – tuona una signora –. Si avvicina il picco della stagione turistica. E Mergoscia è una meta gettonata in estate. Temiamo il caos».
Auto che non si avvicinano ai sensori – Martini non sottovaluta la problematica. Ma ammette: «Abbiamo constatato che molte auto non si avvicinano a sufficienza alla linea arancione che fa scattare il sensore del semaforo. È probabilmente per questo che il semaforo poi resta rosso decisamente più a lungo. Metteremo dei cartelli per segnalare meglio cosa fare. Nel frattempo monitoreremo la situazione e se sarà il caso prenderemo ulteriori provvedimenti».
I tempi rischiano di allungarsi? – Intanto i lavoratori del cantiere starebbero incontrando qualche criticità negli scavi. In particolare dovuti alla massiccia presenza di beton. I lavori sono destinati a durare ancora più del previsto? «Vogliamo escludere questa eventualità – sostiene Martini –. Si sta valutando di raddoppiare la turnistica dei lavoratori in modo da rispettare i tempi».