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Vent’anni di impegno per la vita

La fondazione Ticino Cuore raggiunge un traguardo importante.
TiPress
Fonte RED
Vent’anni di impegno per la vita
La fondazione Ticino Cuore raggiunge un traguardo importante.

BELLINZONA - Nel 2005 nasceva la Fondazione Ticino Cuore. L'obiettivo? Aumentare le possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco improvviso.

Oggi, a distanza di due decenni, «quella missione si traduce in un patrimonio tangibile di vite salvate, cittadini formati e una rete d’intervento capillare che è diventata modello a livello nazionale e non solo», spiega la stessa fondazione attraverso un comunicato.

La Fondazione celebra un anniversario importante, vent’anni di impegno continuo, innovazione, educazione alla solidarietà e interventi che, in molti casi, hanno fatto la differenza tra la vita e la morte.

L’arresto cardiaco improvviso, ancora oggi, è una delle principali cause di morte nel mondo occidentale. «In questi casi, ogni secondo conta. Grazie al lavoro della Fondazione insieme a tutte le istituzioni che intervengono durante tutto il percorso di presa a carico del paziente, oggi in Ticino chi si trova in arresto cardiaco ha più del doppio delle probabilità di sopravvivere rispetto alla media europea».

Dal 2005 a oggi il tasso di sopravvivenza, nei casi con ritmo defibrillabile, ha raggiunto valori importanti, un risultato eccezionale frutto di una visione chiara. «Tale risultato non sarebbe stato possibile se in Canton Ticino non fossero presenti, ben 1’734 defibrillatori installati in scuole, centri sportivi, aziende e spazi pubblici. Oggi il nostro Cantone è il territorio con la più alta densità di defibrillatori pubblici in tutta la Svizzera, un primato che testimonia l’attenzione costante alla sicurezza e alla prevenzione diffusa».

Tuttavia, dotare il territorio di dispositivi salvavita non basta, serve anche chi sappia usarli tempestivamente. In 20 anni in Ticino quasi 170’000 cittadini hanno frequentato un corso di rianimazione cardiopolmonare, inclusi oltre 30’000 studenti delle scuole medie. «Proprio in ambito scolastico, la Fondazione ha svolto un ruolo da apripista, è stata la prima istituzione in tutta la Svizzera a introdurre corsi strutturati di rianimazione cardiopolmonare nelle scuole medie, con l’obiettivo di educare le nuove generazioni a salvare una vita ed alla solidarietà».

Uno dei pilastri dell’azione della Fondazione è una formazione diffusa e inclusiva. Oltre ai corsi in presenza, negli ultimi anni è stato sviluppato ReVitae, un corso BLS (Basic Life Support) a distanza, pensato per offrire un'alternativa flessibile e accessibile a chiunque desideri imparare le basi della rianimazione cardiopolmonare. Il corso, disponibile su www.revitae.ch, permette di apprendere le manovre salvavita in qualsiasi momento, da casa o dall’ufficio, grazie a un approccio multimediale e interattivo.

Ma la sola formazione non è sufficiente, «è necessario che l’aiuto “laico e formato” possa arrivare prima possibile. La Fondazione Ticino Cuore è stata la prima in Europa a istituire una rete di First Responder organizzata e ben strutturata, un modello pionieristico che ha ispirato numerose realtà internazionali. Grazie a un’app di geolocalizzazione e allarme diretto, i First Responder possono raggiungere il luogo dell’emergenza prima dell’ambulanza, applicando le prime manovre salvavita. La rete completa supera oggi i 6’800 iscritti e il tasso di risposta di queste persone agli allarmi emessi dalla Centrale di Soccorso 144 ha raggiunto oltre il 96%».

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