Via libera alle Cave di Arzo, ma la Soleggiata resta a San Martino


Il cofondatore della Soleggiata: «La decisione è arrivata tardi»
Il cofondatore della Soleggiata: «La decisione è arrivata tardi»
MENDRISIO - Il primo evento della Soleggiata è previsto il 2 luglio. Ma non si terrà alle cave di Arzo, bensì a San Martino.
«Decisione arrivata tardi». Lo conferma il cofondatore della Soleggiata Nathan Bätscher: «Siamo felici della decisione odierna - spiega a tio.ch - però è arrivata tardi. I tempi per noi sono stretti. Siamo già avanti con l'organizzazione. Da tre giorni stiamo montando. Se la decisione fosse arrivata una settimana fa, magari avremmo potuto fare in tempo. Ora no».
La decisione del Consiglio di Stato - Come comunicato poche ore fa dall’esecutivo, il ricorso presentato da due privati cittadini non avrà effetto sulle autorizzazioni concesse dal Municipio per quanto riguarda gli eventi di luglio alle cave di Arzo. Quindi sulla carta via libera alla Soleggiata (con la musica spenta un’ora prima). Però, la manifestazione, almeno per quest’anno, si svolgerà a San Martino.
L'impegno per un evento - «Non so ovviamente com’è andata - precisa Bätscher - però, per organizzare un evento serve il lavoro di diverse persone. Inoltre, una manifestazione richiede l'impegno di varie componenti, dai fornitori ai produttori e agli artisti. Magari, un’attenzione maggiore verso questi aspetti avrebbe portato a gestire in maniera meno tempestiva una richiesta di effetto sospensivo».
Il ricorso al Consiglio di Stato - Lo scorso 21 maggio, il Municipio di Mendrisio ha concesso all’associazione La Soleggiata il permesso di organizzare 10 manifestazioni nell’area delle cave di Arzo durante il mese di luglio 2025. Contro questa decisione, due privati cittadini – residenti nel vicino quartiere di Tremona – hanno presentato un ricorso al Consiglio di Stato. Finora, a differenza di quanto trapelato, «il Governo non si è affatto espresso riguardo a questa vicenda».
La decisione di Gobbi - Secondo quanto prevede la normale procedura, il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi è stato però chiamato a decidere se accogliere le richieste di revoca dell’effetto sospensivo avanzate dal Comune di Mendrisio e dall’associazione interessata, ovvero se permettere di fatto l’organizzazione degli eventi previsti per il mese di luglio.
Il via libera - La decisione è stata di «accogliere, parzialmente, la richiesta di revoca dell’effetto sospensivo: in attesa che il Consiglio di Stato si esprima sul contenuto del ricorso, gli eventi previsti alle cave di Arzo nel mese di luglio potranno quindi regolarmente svolgersi, secondo le condizioni fissate nell’autorizzazione concessa dal Municipio, ma anticipando di un’ora lo spegnimento della musica».