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LUGANO

Denti della Vecchia ancora sotto osservazione

Dopo la frana dell’11 maggio, i monitoraggi restano costanti, ancora chiuso il sentiero Creda-Murio.
Rescue Media
Fonte CITTÀ DI LUGANO
Denti della Vecchia ancora sotto osservazione
Dopo la frana dell’11 maggio, i monitoraggi restano costanti, ancora chiuso il sentiero Creda-Murio.

LUGANO - Il Comune di Lugano, in collaborazione con i Servizi del Dipartimento del Territorio, comunica oggi (venerdì) che in seguito alla frana avvenuta domenica 11 maggio 2025, sono state eseguite indagini tecniche per valutare la situazione di rischio.

La situazione viene monitorata regolarmente e le variazioni saranno comunicate tramite i canali del Comune di Lugano.

Cos'è accaduto - Lo smottamento si è verificato attorno alle 7:45 ed è stato avvertito dalla comunità locale. La quantità di materiale crollato è stimata in circa 30.000 metri cubi. L'evento ha avuto un impatto importante sulla conformazione e sul panorama della zona dei Denti della Vecchia. Dal punto di vista geologico - spiega ancora la Città di Lugano -, la frana è causata dal cedimento della parte inferiore della torre rocciosa dolomitica conosciuta come "Nirvana" tra gli scalatori. Si tratta dunque di un fenomeno dovuto a un processo di indebolimento graduale della massa rocciosa, causato da un peggioramento progressivo della sua solidità strutturale.

La situazione attuale in breve - Gli accessi per Grotto Creda, Alpe Pairolo, Alpe Bolla e lungo la cresta dei Denti della Vecchia sono aperti. Il sentiero tra Creda e Murio è chiuso per rischio di ulteriori crolli.
Una grande torre rocciosa di circa 6.000 m³ rimane instabile nella zona del precedente crollo. Si monitora anche il rischio di colate detritiche in caso di forti piogge e la potenziale situazione di pericolo per un'abitazione secondaria vicina al torrente Cugnoli.

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