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Stop al massacro in Palestina

Promotori iniziativa "Stop al massacro in Palestina" (24 maggio a Bellinzona)
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Fonte red
Stop al massacro in Palestina
Promotori iniziativa "Stop al massacro in Palestina" (24 maggio a Bellinzona)

Siamo un gruppo di comuni cittadine e cittadini che per il 24 maggio alle ore 14 ha organizzato a Bellinzona una manifestazione (ci auguriamo il più possibile partecipata) silenziosa e pacifica: il nostro scopo è quello di lanciare un appello al Consiglio Federale da parte della società civile, affinché, con gesti visibili e concreti, agisca immediatamente per cercare di fermare i gravissimi crimini contro l’umanità che Israele sta compiendo a Gaza e in Cisgiordania.

La nostra iniziativa non nasce da partiti o gruppi politici, ma dal basso: siamo infatti un gruppo apartitico e aconfessionale, e ritieniamo di rappresentare tantissime altre persone che come noi non sopportano più di assistere passivamente al quotidiano spettacolo della brutale e disumana violenza scatenata da Israele sulla popolazione civile palestinese. Le notizie e le immagini che ci giungono testimoniano terribili crimini di guerra e violazioni sempre più gravi di ogni forma basilare di diritto: bombe sulle scuole, sugli ormai pochissimi ospedali, sui campi profughi e sui luoghi di culto; bambini assassinati dai cecchini; uccisione programmatica di un numero impressionante di giornalisti, di medici, infermieri e personale umanitario; torture e pesanti umiliazioni inflitte ai prigionieri politici; fame e sete usate come armi di guerra (Save the Children parla di un milione di bambini a rischio concreto di essere deliberatamente uccisi per fame nel breve periodo, mentre le scorte alimentari degli aiuti umanitari marciscono bloccate ai valichi), i progetti di deportazione di massa...

Ciò a cui assistiamo è umanamente ed eticamente inaccettabile.

Sappiamo benissimo che purtroppo molti altri luoghi del mondo sono colpiti da guerre e conflitti, con il loro inevitabile strascico di orrendi crimini contro la popolazione civile, basti pensare all’Ucraina, al Congo, o alla tragedia del Sudan del Sud. Ma, come denunciano anche molti ebrei e associazioni ebraiche, Gaza è diventata oggi il simbolo di quello che, dopo la catastrofe umana, morale e politica della Shoah, ci si era ripromessi che non dovesse mai più accadere, di quello che l’uomo non avrebbe mai più dovuto fare all’uomo.

Di fronte a tutto questo orrore ci preoccupa, ci addolora e ci indigna il silenzio inevitabilmente complice delle autorità di troppi paesi europei e in particolare della nostra democratica Svizzera, culla delle Convenzioni di Ginevra. Il consigliere federale Ignazio Cassis ha recentemente dichiarato che la Svizzera a Gaza è presente, ma “in modo discreto”. Come cittadini chiediamo al Governo federale di abbandonare questa “discrezione” sconfinante nella complicità, che distrugge la credibilità internazionale del nostro paese, per prendere invece posizione in modo deciso e chiaro contro la disumana politica di morte del governo israeliano. Auspichiamo anche vivamente che la Svizzera torni a rivestire il suo storico ruolo in difesa del diritto umanitario internazionale.

Dell’orrore di Gaza dovremo rispondere tutti; nessuno potrà dire di non avere saputo. Noi, come molte altre persone, non vogliamo girare la faccia dall’altra parte. Non vogliamo che la “globalizzazione dell’indifferenza”, come la chiamava Papa Francesco, anestetizzi le nostre coscienze.

Per questo il 24 maggio alle 14 ci ritroveremo a Bellinzona, dove speriamo di essere numerosi a dire col nostro silenzio basta allo sterminio di Gaza, basta alle armi e alla violenza, sì alla pace, sì alla giustizia e ai diritti per tutti.

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