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Resta valida la condanna per tentato assassinio e terrorismo decisa per l'autrice dell'aggressione avvenuta nel novembre del 2020
LUGANO - Tentato assassinio e terrorismo. Il Tribunale federale si esprime confermando la condanna decisa dalla Corte d'appello per l'autrice del duplice accoltellamento alla Manor di Lugano, avvenuto nel novembre del 2020.
Resta quindi valida la pena detentiva di 10 anni e sei mesi contro la donna che aveva aggredito con un coltello due persone.
La Corte ha confermato la sentenza dell'istanza precedente: ripetuto tentato assassinio e violazione della legge federale che vieta i gruppi "Al-Qaïda" e "Stato islamico" nonché le organizzazioni associate.
La donna, cresciuta in Ticino e oggi 32enne, il 24 novembre del 2020, gridando "Allah u Akbar" - "Dio è il più grande" - aveva aggredito con un coltello da pane due clienti della Manor, ferendone gravemente una.
In aula l'imputata ha dichiarato di aver agito con l'intento di uccidere. Condannata anche per esercizio illecito della prostituzione, la donna dovrà sottoporsi a un trattamento ambulatoriale, oltre alla pena detentiva.
In una sentenza pubblicata oggi il TF ha respinto tutti i ricorsi della donna. L'imputata aveva chiesto di essere assolta dall'accusa di violazione della legge federale che vieta i gruppi "Al-Qaïda" e "Stato islamico" e di ridurre la pena a un massimo di 7 anni e 11 mesi.
