Tensioni tra SNL e sindacati: il Consiglio di Stato ora chiede un confronto

A seguito degli ultimi sviluppi anche il governo vuole vederci chiaro
BELLINZONA - I recenti sviluppi relativi alla Società Navigazione del Lago di Lugano (SNL) preoccupano il Consiglio di Stato. Tanto da chiedere, nella seduta del 25 giugno, una richiesta di confronto urgente. Oltre a questo, si apprende dalla nota stampa diffusa, è stato richiesto un rapporto sulla situazione al proprio rappresentante in seno al Consiglio d’Amministrazione della SNL.
Al centro delle tensioni, evidenziate anche nella nota stampa diramata dal governo, vi sono la disdetta unilaterale del Contratto collettivo di lavoro per gli ex collaboratori della Gestione governativa laghi ancora attivi sul Lago Maggiore e le difficoltà nella gestione del traffico lacuale, sia pubblico sia turistico. Una situazione definita «sempre più problematica», tanto da aver attivato una procedura formale presso l’Ufficio federale dei trasporti (UFT).
Nel comunicato stampa, il Consiglio di Stato ricorda «come il Cantone abbia ribadito a più riprese l’importanza del comparto della navigazione per il settore del trasporto e il turismo in Ticino. Una convinzione - viene spiegato - che è concretizzata a livello istituzionale nell’impegno a favore del "Progetto cantonale per la navigazione sul Lago Maggiore e sul Lago di Lugano"». Con l’istituzione di un tavolo di lavoro e la coordinazione dei diversi portatori d’interesse, e nelle trattative con le autorità federali e con la controparte italiana, «è stato garantito alla concessionaria SNL una gestione autonoma della navigazione di tipo turistico e pubblico di linea anche sul bacino svizzero del Lago Maggiore, oltre che sul lago di Lugano». Premesse che a loro volta «avrebbero dovuto garantire l’attuazione del progetto "Venti35", che prevede l’elettrificazione della flotta per promuovere una navigazione ecologicamente sostenibile e tecnologicamente all’avanguardia».